Non voglio davvero usurpare il ruolo di critici professionali commentando io il messaggio artistico dell'opera di Herbert Pagani nell'occasione di questa opportuna e degna esposizione milanese.

Vorrei solo rendere omaggio alla sua memoria e dichiarare pubblicamente che la sua intuizione che una vera pace può costruirsi soltanto se le tre grandi religioni monoteiste riusciranno a dialogare e a incontrarsi, non deve essere fatta disperdere. Ho ammirato gli studi per la realizzazione che si sarebbe dovuta avere in Costa d'Avorio di un centro di preghiera e di riflessione giudaico-cristiano-islamico.

Mi ha richiamato alla mente la forte impressione provata a Colorado Springs visitando in quella Accademia Aereonautica statunitense l'edificio sacro nel quale coesistono una chiesa cattolica, un tempio protestante e una sinagoga.

Nel disegno di Herbert il tono si eleva, allargando l'area religiosa all'Islam. E a nessuno sfugga che senza confondere campi diversi un cammino comune in tal senso può giovare anche a trovare soluzioni finora invano ricercate ai terribili problemi politici del Medio Oriente. Mi auguro che, ad Abidjan o altrove, questo tempio della pace possa essere edificato.

(Giulio Andreotti)

 

LES DERNIER PROJECTES DE HERBERT ET SON ENGAGEMENT POLITIQUE

 

 

 

La lettre a son fréres

 

 

 

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